Le startup, durante il loro ciclo di vita, attraversano diverse fasi con caratteristiche, esigenze e obiettivi diversi.
Conoscere le diverse fasi del ciclo di vita di una startup diventa importante, per incanalare le energie in obiettivi raggiungibili, evitando cosi un eventuale fallimento. Andremo a vedere nel dettaglio quali sono le fasi più importanti per una startup, definendo anche il metodo di finanziamento più adatto per ciascuna fase.
Questa è la fase embrionale del progetto, una fase di creazione dove si ha un idea brillante, che si creda cambierà il mondo, un idea ancora da definire e contornare. Il bisogno è quello di rendere l’idea un progetto organizzato.
Non abbiamo ancora un modello di business convalidato e il prodotto ancora non esiste.
Questa è la fase in cui cerchiamo di capire se l’idea possa trasformarsi effettivamente in un prodotto o servizio per cui le persone siano disposte a pagare. Capire se soddisfa veramente un bisogno esplicito o latente, capire se effettivamente c’è un mercato potenziale. Ho bisogno di fare tutto ciò in modo efficace ed efficiente usando meno risorse possibile sia a livello di tempo che di denaro. Questo è il momento di formare il proprio team iniziale, gettare le basi legali attraverso un patto con eventuali soci e iniziare a pensare su come trasformare la propria idea in qualcosa di reale, fattibile.
In questa fase embrionale, solo Pazzi Amici e Familiari, FFF ( Friends, Family and Fools) sarebbero disposti a finanziare il progetto.
In paesi come gli Stati Uniti, in questa fase è già possibile ottenere piccoli investimenti, in Italia e in Europa in generale, è molto difficile accedere velocemente ai capitali, quindi saranno gli ideatori di tale idea che dovranno investire sui costi iniziali.
Una delle opzioni che esistono per aiutare in queste prime fasi startup è quella di partecipare a un acceleratore, che può aiutare sia offrendo incentivi economici che consigli dal punto di vista professionale. Gli acceleratori che aiutano in questa fase di avvio, sono spesso chiamati incubatori o pre-acceleratori.
Questa fase è forse la più importante di tutto il ciclo di vita di una startup. Una volta capito che il mercato sembra esserci, l’obiettivo è rendere reale il progetto, sviluppando correttamente l’idea e convalidando il business plan.
Per sviluppare correttamente il progetto, dobbiamo innanzitutto testare il prodotto sul mercato, con clienti reali e per farlo può tornarci utile il metodo Lean startup, che permette di sviluppare un prototipo che sia un “minino commercializzabile” , che mi permetterà di testare il prodotto con clienti reali. (Minium Viable Product – MVP)
Il metodo di Lean è costituito da tre fasi, build-measure-learn, cioè costruisci-misura-impara dal progetto, costruendo il più velocemente possibile il proprio prodotto (o servizio), verificandone e misurandone i risultati e, infine, utilizzando i dati così ottenuti per migliorare il prodotto, ripetendo poi ciclicamente il procedimento.
Durante la fase di Seed il business dovrebbe accelerare notevolmente, avverranno i primi veri finanziamenti corposi, e spesso provengono da business angel, crowdfunding o incubatori startup.
In questa fase l’obiettivo è aggredire il mercato, ottenere visibilità per aumentare la notorietà del marchio.
Ottenendo visibilità si riuscirà ad avere un feedback dal mercato, essenziale per individuare il giusto product market fit, essenziale per il successo e il ciclo di vita della startup.
“Product/market fit significa essere in un buon mercato con un prodotto che può soddisfare quel mercato. “
(Marc Andreessen)
In questa fase del ciclo di vita di una startup, probabilmente il cash flow sarà negativo, è ancora negativo e si può attingere ad investimenti da parte di Ventura capital o crowd funding.
Questo percorso è la fase in cui la startup dovrebbe concentrarsi sulla sua crescita e aumentare sia i vantaggi che il numero di clienti, con l’obiettivo di espandersi in maniera capillare nel paese d’origine e avviare l’internazionalizzazione.
Bisogna lavorare sul business model, sul piano marketing e sulla strategia commerciale, per trovare la combinazione vincente che permetta di scalare il mercato e crescere.
A questo punto troviamo i round di investimento di Serie A e Serie B, iniezioni di capitali essenziali per fa fronte al numero sempre maggiore di clienti.
Ecco una breve panoramica di queste fasi del finanziamento.
Serie A: in questo round i finanziamenti sono corposi, per aggredire il mercato, entrare in nuovi mercati o lanciare prodotti servizi “collaterali”, e solitamente vengono eseguiti da venture capital e fondi di private equity.
Serie B: in questo round i finanziamenti sono ulteriormente maggiori rispetto a quelli del round di Serie A. Durante il round B l’obiettivo è quello di migliorare il processo di crescita ed aumentare la quota di mercato, assumere talenti da inserire nelle posizioni strategiche dell’azienda.
Lo scopo di questa fase è quello di ottenere una crescita esponenziale dei clienti con annesso aumento del fatturato. In questa fase del ciclo di vita di una startup troviamo i round di investimento di Serie C, in cui dovrai effettuare dei finanziamenti a basso rischio.
Inoltre, raggiungere accordi con grandi aziende già stabilite in diversi paesi o nei diversi settori che si intende raggiungere può essere un modo più semplice per eseguire questo processo.
L’ultima fase del ciclo di vita di una startup è la exit, che rappresenta l’uscita degli investitori dalla proprietà della startup. Si tratta quindi, della vendita della startup.
Le principali, non uniche, opzioni per la exit sono:
IPO: LA startup che ha avuto successo può permettersi di effettuare un offerta pubblica o l’IPO (Initial Public Offering) e quotarsi in borsa. la startup mette a disposizione del pubblico le proprie azioni.
Acquisizione: la startup viene acquisita da un’altra azienda, normalmente un grosso competitor
Buyback: in questo caso i fondatori riacquistano le quote della startup che avevano precedentemente ceduto agli investitori.
Queste sono tutte le fasi del ciclo di vita di una startup, il tempo per realizzare tutto ciò dipende dal settore, dal mercato e dalla startup (complessità tecnologica del progetto o del servizio).Dobbiamo considerare il tempo come un fattore critico di successo, che tradotto vuol dire: bisogna correre!
Se anche tu hai un’idea o una startup già costituita e vuoi mettere in pratica con successo tutte le fasi di vita della tua startup CANDIDATI ORA e, se sarai selezionato, ti seguiremo in tutta la fase di validazione e crescita del tuo progetto.