ll 90% delle start-up non riesce a soddisfare le aspettative iniziali e per questo falliscono. Scontrarsi con ostacoli imposti dal mercato, non perfettamente calcolati durante l’analisi precedente al lancio, può rappresentare una vera e propria opportunità per aggiustare il tiro e validare la propria idea che sembrava perfetta, con test che possono rivelarsi un fallimento.
Il fallimento di una startup è la via migliore per apprendere dagli errori più comuni e raggiungere il successo.Ma questo non deve rappresentare una sconfitta definitiva ma l’occasione per realizzare un business di successo che non abbia falle nel sistema.
Il rischio è insito nella natura di una startup innovativa. L’insuccesso non deve spaventare perché serve a insegnare una lezione importantissima per il futuro, è il modo più veloce di apprendere e permette di trasformare i precedenti errori in successo.
La letteratura sull’argomento è ricca di esempi, da Henry Ford a Steve Jobs, passando per Google e Amazon.
Nella cultura italiana il concetto del fallimento è ancora stigmatizzante, ma probabilmente, dato l’alto numero crescente di start-up, anche da noi presto verrà percepito come un primo tentativo fallito di raggiungere un obiettivo alto e sfidante.
È una cosa che abbiamo dimenticato, ma il fallimento che fa parte della nostra vita, fin da bambini. Se avete figli o nipoti, ricorderete cosa accade quando imparano a camminare: prima si appoggiano a quel che sta loro intorno. Poi, lentamente, cercano di muovere i primi passi da soli e, ineluttabile, arriva il capitombolo. A quel punto i piccoli, in un misto di paura e di vergogna, di solito scoppiano a piangere. Noi adulti, invece, li guardiamo e sorridiamo. Perché sappiamo che quel ruzzolone è una parte integrante del processo di crescita.
Visto in quest’ottica, il restare sempre in piedi significa che non ci siamo messi alla prova, che non siamo mai andati oltre i nostri limiti.
Se cambia il paradigma sulla percezione del mancato raggiungimento delle aspettative, avremo più imprenditori di successo, più saggi ed esperti.
Superare questo stigma è un processo lungo che passa da una rivoluzione culturale, sociale ed economica ormai in corso.
GROUPON: La strada per il successo di Groupon è stata piuttosto tortuosa. Rappresenta – forse – il miglior esempio di ciò che definisce la mentalità e l’approccio di una startup.
Prima di trasformarsi in una delle piattaforme di trading quotidiane più popolari al mondo, Groupon era “The Point”. Un social network per attivisti in cui le persone potevano incontrarsi e raccogliere fondi per qualsiasi causa specifica. .
Tuttavia, l’idea non era abbastanza innovativa e convincente per conquistare il mercato. In particolare da quando Andrew Mason (fondatore di The Point) ha trasformato la piattaforma in un’insalata mista amara che ha reso difficile capire qual è la sua vera missione.
Gli unici eventi che hanno avuto un modesto successo su The Point sono quelli che forniscono potere d’acquisto a un gruppo di consumatori, ed è qui che nasce l’idea di Groupon.
Sotto la direzione di alcuni investitori disperati di The Point, Andrew Mason iniziò a fargli una serie di offerte sul suo blog. Il blog si chiama “Get Your Groupon”. L’idea e il metodo sono piaciuti così tanto che ha spinto il team di Mason (composto da altre sette persone) a chiamare centinaia di fornitori al giorno per raggiungere alcuni accordi. Solo se raggiunge un certo numero di acquirenti, Groupon ottiene una parte dei profitti che ne derivano. In caso contrario, l’azienda non guadagnerà nulla. Questa politica sembra abbastanza convincente che sempre più aziende scelgono di aderire all’iniziativa.
Così Groupon ha fatto il suo primo affare nel 2008: un’offerta che permetteva di acquistare due pizze al prezzo di una in una pizzeria al piano terra della sua sede di Chicago ed è stata acquistata da 20 persone.
L’evento ha riassunto la filosofia aziendale di Groupon: soddisfare le esigenze di clienti e fornitori creando una situazione vantaggiosa per entrambe le parti e Groupon stessa.
Così, ad appena sei mesi dal lancio, Groupon ha aperto tre nuove sedi operative (una nella città di Boston, una a New York e una a Washington) ed è passato dal chiamare centinaia di fornitori al giorno ad accettare solo una su otto delle richieste di apparire sul suo sito di offerte.
Quindi, considerato che ogni fallimento porta con sé una grande lezione, l’importante è saperla riconoscere e sfruttarla.
L’aiuto degli esperti in questi casi è fondamentale anche perché il mondo dell’imprenditoria non è dei più facili, richiede passione, dedizione e coinvolgimento su tutti i fronti, ma il premio che deriva dal vedere il risultato del proprio duro lavoro è impareggiabile.
Con la giusta attitudine, i giusti collaboratori e scelte eseguite correttamente, guidare una startup verso il successo può diventare non solo fattibile, ma anche una delle più grandi soddisfazioni possibili nel mondo del lavoro!
Prenota la tua consulenza e trasforma la tua idea in un business di successo! Se hai una buona idea e vuoi realizzarla fatti avanti e CANDIDATI ORA a Startup Europa Lab , non farti fermare da paure e convenzioni: sii un vero imprenditore.