Quando si è molto giovani diventa difficile portare avanti da soli un proprio progetto imprenditoriale, specie in un mercato bloccato come quello italiano.
Quindi possiamo dire che, sia l’acceleratore di startup che l’incubatore di impresa, nascono per supportare le aziende innovative nel loro percorso. L’incubatore offre sostegno nella fase iniziale di una startup e l’accompagna in tutto il suo percorso, mettendo a disposizioni degli spazi, dei luoghi di lavoro. L’ acceleratore è pensato per le startup che già esistono, ma che hanno bisogno di un aiuto per “accelerare” il proprio progetto e farlo decollare. Questa è la principale differenza, andiamo a vedere ora nel dettaglio queste due entità.
Un analogia interessante può essere fatta con un incubatore di pulcini che accudisce e aiuta la schiusa delle uova, allo stesso modo la startup viene accudita dall’incubatore per “far nascere” e sviluppare l’idea.
La commissione europea ci offre questa definizione: “l’incubatore d’impresa è un’organizzazione che accelera e rende sistematico il processo di creazione di nuove imprese. Fornisce loro una vasta gamma di servizi di supporto integrati che includono gli spazi fisici dell’incubatore, i servizi di supporto allo sviluppo del business e le opportunità di integrazione e networking“.
Quindi, l’incubatore è un’organizzazione che aiuta giovani imprenditori a dar forma alle loro idee innovative, sviluppare il prodotto e validare il proprio business model e lo fa mettendo a disposizione un luogo fisico, gli strumenti, il know how e tutti i servizi utili. Offre quindi i suoi servizi a realtà che non sono neanche costituite (startup early stage). Il periodo di incubazione varia a seconda della startup, ma difficilmente supera i 3 anni. Lo step successivo per una startup è trasformarsi in un’azienda vera e propria in grado di produrre utili e attrarre nuovi capitali.
Tra i servizi e le risorse messe a disposizione delle start up ci sono:
Inoltre, ci sono 7 buoni motivi per cui un’impresa dovrebbe prendere in considerazione di essere incubata, aldilà delle competenze, delle risorse finanziarie e il bagaglio esperienziale a disposizione.
In una fase successiva a quella dell’incubatore, l’azienda può entrare in una fase di accelerazione per iniziare a diventare protagonista del mercato. Gli acceleratori sono pensati per startup già esistenti, già avviate con l’esistenza di un business model e un’idea consolidata di prodotto.
L’acceleratore è un servizio d’impresa volto ad accelerare lo sviluppo di una startup e ha una durata ridotta, rispetto a quelli degli incubatori, nel giro dfi pochi mesi si deve portare al termine il progetto.
Un acceleratore offre servizi per certi versi simili a quelli di un incubatore, ma incentrati sulla crescita e sulla conquista del mercato.
Gli acceleratori di startup sono delle vere e proprie aziende e per questo sono profit oriented, vuol dire che per usufruire di tutti i servizi messi a disposizione è necessario pagare. Il metodo di remunerazione più frequente consiste in work for equity: l’acceleratore diventa proprietario di quote societarie e partecipa ai dividendi di fine anno, nel caso in cui il fatturato sia in attivo.
Elenchiamo sinteticamente le principali differenze:
L’incubatore è la scelta ideale per chi desidera sviluppare lo propria idea di business e fondare una startup innovativa, oppure per chi da da pochi mesi ha avviato un’azienda innovativa ma riscontra delle difficoltà a causa della carenza di strumenti ed esperienza.
L’acceleratore è la scelta migliore se si ha una startup già avviata, con un business model già definito, un prototipo di prodotto(MPV) già creato e testato sul mercato e si ha bisogno di velocizzare dei processi per ottenere finanziamenti o per consolidare la propria presenza sul mercato.
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